Marcovaldo di Italo Calvino e M. Hulot di Jacques Tati sono personaggi letterari e cinematografici tornati attuali nel nostro mondo tecnologico in rapida evoluzione.
Creato durante il boom economico del dopoguerra in Italia e Francia negli anni '50 e '60, quando l'urbanizzazione e la tecnologia cambiarono il modo in cui le persone vivevano e interagivano tra loro, Marcovaldo e M. Hulot tentano di orientarsi nella vita moderna, affrontando al contempo l'alienazione, il degrado ambientale e la perdita delle tradizioni che ne conseguono.
Marcovaldo, un manovale non specializzato in Italia, sogna di riconnettersi con la natura dormendo su una panchina del parco, solo per essere inondato dai rumori dei lavori edili, dai semafori lampeggianti e svegliato da un sistema di irrigazione che lo bagna la mattina dopo. Hulot, un personaggio alto, alla Chaplin, è perplesso dai gadget ultramoderni della Francia moderna e rompe accidentalmente un bicchiere mentre cerca di bere acqua nella cucina automatizzata di sua sorella. Entrambi i personaggi desiderano autenticità e semplicità in un mondo industriale sempre più sterile, plasmato dalla cultura consumistica.
Sebbene sia Marcovaldo che Hulot siano divertenti, affascinanti e ingenui, forniscono anche un commento gentile sul cambiamento sociale, sulla complessità della modernizzazione e sui suoi effetti tecnologici su di noi, evidenziando ciò che guadagniamo ma anche ciò che perdiamo utilizzando i gadget più recenti.
Nel mondo odierno della tecnologia intelligente , mi chiedo come Marcovaldo e M. Hulot avrebbero affrontato le nostre innovazioni frenetiche con il loro caratteristico fascino del vecchio mondo. Dal momento che Italo Calvino e Jacques Tati non sono più tra noi, possiamo solo immaginare come le loro storie potrebbero evolversi nell'attuale panorama tecnologico in continua evoluzione.
Poiché Calvino è il mio autore contemporaneo preferito e Tati il mio regista preferito, scrivo le seguenti trame per i loro personaggi con grande amore e rispetto. Attingendo alla mia immaginazione letteraria, propongo che le loro trame/scene potrebbero svolgersi in questo modo:
Marcovaldo e la pianta di pomodoro
Marcovaldo arriva in una piazza "intelligente" in Italia dove, al posto dei venditori umani ai carretti della frutta, chioschi di computer luccicanti accolgono le persone con voci di intelligenza artificiale. Marcovaldo si avvicina a un chiosco di giardinaggio gestito da intelligenza artificiale e acquista con entusiasmo semi geneticamente modificati dopo aver sentito che i pomodori cresceranno fino a diventare grandi come zucche.
Marcovaldo è emozionato di poter finalmente servire alla moglie e ai sei figli un pasto decente, corre a casa e pianta i semi nel giardino sul tetto del suo minuscolo attico, proprio accanto al piccolo orto di pomodori del vicino.
Man mano che le piante di pomodoro crescono, diventa una gara a chi cresce più velocemente e più grande. Nel giro di pochi giorni, la pianta di Marcovaldo vola più in alto e produce pomodori enormi, mentre la pianta del suo vicino produce solo abbastanza per un pasto.
Arriva il tempo del raccolto, ed entrambe le famiglie vicine raccolgono i pomodori e preparano una festa di spaghetti. Ma quando Marcovaldo addenta la sua pasta al sugo di pomodoro, tutto ciò che riesce a sentire è la pasta e l'olio d'oliva! I suoi pomodori, sebbene più grandi come promesso da AI, non hanno alcun sapore!
Le vacanze “letterarie” di M. Hulot (formato sceneggiatura)
SPIAGGIA ESTERNA – GIORNO
M. HULOT arriva in spiaggia, con un libro sottobraccio. Posiziona l'ombrellone e si sistema sulla sedia, aprendo il libro con un sospiro soddisfatto. Lancia un'occhiata a un UOMO seduto comodamente accanto a lui sotto l'ombrellone accanto con un tablet in mano e si salutano con un cenno del capo.
Il vento aumenta e le pagine del libro di M. Hulot svolazzano in continuazione. Hulot si sforza di tenerle premute, corrugando la fronte mentre cerca di leggere.
Nel frattempo l'uomo è seduto comodamente con il suo tablet in mano. Scorre senza sforzo la lettura del suo eBook, completamente indifferente alle raffiche di vento che lo sferzano.
Hulot lancia un'occhiata curiosa mentre l'uomo continua a leggere il suo libro con facilità. Hulot si dibatte in numerose posizioni scomode cercando di impedire al vento di voltare le pagine del suo libro, ma invano: il vento vince sempre.
DOPO
Il vento si placa, gli ombrelli quasi non ondeggiano più e il sole ora si sposta nel cielo.
Un raggio di luce ora si riflette sul tablet dell'uomo a un'angolazione scomoda, creando un bagliore. L'uomo strizza gli occhi, indossa gli occhiali da sole, inclina il dispositivo e cerca di regolare la sua posizione, ma non c'è modo di sfuggire al bagliore.
Nel frattempo, la luce del sole splendente ora favorisce Hulot, con il sole che splende perfettamente sulla sua pagina, consentendogli finalmente di godersi il suo libro senza interruzioni . Senza traccia di vento, il libro è tenuto fermo nella sua mano.
Hulot si appoggia allo schienale con un sorriso, finalmente assorto nella lettura, mentre l'uomo con il tablet si arrende e crolla frustrato.
Hulot non se ne accorge. È troppo impegnato a godersi il suo libro.
DISSOLVENZA.
Commenti (4)
Claudia! Adoro questa riflessione su Marcovaldo e Hulot! La scena di Marcovaldo e dei pomodori geneticamente modificati è una meravigliosa allegoria della modernità: la promessa di abbondanza che spesso sacrifica la qualità e l’autenticità. Bravissima!
Sarebbe affascinante immaginare come Calvino e Tati avrebbero raccontato la nostra epoca, ma queste nuove storie ci permettono di sognarlo!
Such beautiful writing! I can completely envision the Hulot scenes. This makes me want to rewatch Mr. Hulot’s Holiday!