Passaggi: Parigi 1967

15 set 2025
Mi sono imbattuta in vecchi negativi della luna di miele dei miei genitori a Parigi, nell’agosto del 1967. Dopo averli digitalizzati, sono rimasta sorpresa nello scoprire una bellissima raccolta di immagini – non solo della città, ma anche dei miei giovani genitori, novelli sposi, che la attraversavano all’inizio della loro vita insieme. Mio padre, da sempre attratto dall’arte, era l’uomo dietro la macchina fotografica. Non stava semplicemente scattando momenti privati per un album di ricordi – il suo sguardo stava inquadrando Parigi, la sua luce, il suo movimento, e mia madre al suo interno. Cosa vedeva? Quali storie rivelano queste fotografie? Ho curato qui una selezione come piccola mostra per il mio sito, alla ricerca di una risposta. Come un tempo mio padre scrisse riflessioni sulle mie opere, ora offro io un breve commento sulle sue. In queste fotografie colgo qualcosa di universale, e spero che parlino anche a voi.

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Una giovane coppia percorre le strade di Parigi durante la luna di miele: lei davanti all’obiettivo, lui dietro la macchina fotografica. Undici mesi prima, i loro cammini si erano incrociati a Firenze. Irene era una canadese che studiava letteratura italiana all’estero. Egidio, un avvocato fiorentino.

Ora, Parigi è il loro passaggio. Le strade diventano sentieri, i ponti attraversamenti, le piazze inviti all’incontro. Dopo questo viaggio, partiranno per il Canada. L’avvocato diventerà professore e, infine, artista. La studentessa diventerà insegnante.

Queste fotografie – ricordi di una luna di miele – diventano più che semplici memorie. Raccontano il viaggio dell’uomo: un percorso letterale di movimento in una città – treni, automobili, passi, barche. Ma anche il viaggio esistenziale della vita – dalla giovinezza all’età adulta, dalla solitudine al matrimonio – segnato dal gioco, dalle difficoltà, dalla speranza, dalla morte e da ciò che va oltre.

Mio padre è il giovane uomo che porta la macchina fotografica. Le sue immagini hanno lo stile cinematografico della Nouvelle Vague francese – ricordano un film di Agnès Varda – con la luce naturale che cattura il fluire della vita quotidiana, raccontando con autenticità e immediatezza. Mia madre è la giovane sposa che vaga davanti a lui, a Parigi.

Oggi, quasi sessant’anni dopo, queste fotografie parlano ancora. Parlano di Parigi come di un cinema vivente, di due vite in movimento che attraversano una città. Sono anche una testimonianza d’amore: l’amore di mio padre per la fotografia, il suo amore per mia madre, il loro amore per Parigi e per la vita condivisa come avventura. Sono un dialogo tenero tra un fotografo e una città, tra un marito e una moglie, tra la memoria e il nostro incessante passaggio attraverso il tempo.


(Per osservare meglio, cliccate su ciascuna immagine.)

 

LA MUSA

Irene Marchese

Irene insegnò italiano e francese al Toronto District School Board.


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IL FOTOGRAFO

Egidio Marchese

Egidio, il fotografo di queste immagini, fu avvocato civilista a Firenze, poi professore di letteratura italiana all’Università di Toronto e in seguito artista grafico.


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